“L’ U.C.T. è chiamata ad essere messaggera dello spirito teresiano anche dove il Carmelo difficilmente potrebbe arrivare…” (Il Fondatore).
Ebbe inizio nel 1947 per ispirazione del carmelitano Padre Luigi dell’Immacolata (1911 – 1983), presso il “Santuario della Madonnina” a Capannori (Lucca).
La prima idea gli nacque in cuore dal constatare la necessità che ci fossero, accanto ai giovani aspiranti carmelitani di cui aveva cura, delle consacrate che li seguissero maternamente nel loro faticoso impegno di risposta alla chiamata del Signore. Come Maria accanto al Cristo, dovevano accompagnarli lungo tutto l’itinerario del loro cammino vocazionale e sostenerli nel futuro impegno apostolico.
Era necessario, inoltre, che vivessero profondamente l’ideale carmelitano e, con entusiasmo, cooperassero ad irradiarlo, con la vita, in un mondo sempre più inquieto, ma anche bisognoso di Assoluto.
All’ispirazione profetica di Padre Luigi corrisposero, con il coraggio dei pionieri, alcune signorine di Firenze guidate da Giuseppina Mulinacci (1896 – 1987). Il seme crebbe e si sviluppò in un humus di sacrificio, di amore ardente, di coraggio e di sconfinata fiducia nella Provvidenza.
Nel 1960 fu riconosciuta “Istituto secolare” e aggregata ufficialmente all’Ordine del Carmelo, da P. Anastasio Ballestrero (1913 – 1997).
L’Istituto offre due forme di appartenenza: da consacrate o da aderenti.
Le Consacrate i membri a pieno titolo, sia che si mettano a totale disposizione delle iniziative dell’Istituto, sia che scelgano di vivere gli stessi ideali totalmente impegnate nella loro professione.
Le Aderenti sono coloro, che, senza impegni di consacrazione formale (coniugate, vedove e nubili orientate o meno al matrimonio), vivono la loro vocazione cristiana nello spirito dell’Istituto.
Prendendo sempre più coscienza della propria vocazione nella Chiesa e nel mondo, l’Unione Carmelitana Teresiana, sia pure in proporzioni molto modeste, si è andata diffondendo in diverse regioni d’Italia e conta presenze anche a Malta, in Slovacchia e in Irlanda.